finanziatori:
Il progetto E-VILLAE è ideato dal Comune di Staranzano e finanziato da Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, a valere sul bando relativo a L.R. n. 16/2014 art. 27 quater. – avviso pubblico per la valorizzazione del patrimonio storico etnografico del Friuli Venezia Giulia da realizzarsi attraverso studi e ricerche storiche, nonché attraverso progetti finalizzati alla realizzazione di registrazioni di testimonianze, digitalizzazione, ripristino di materiale audio e visivo e fotografico, creazione di prodotti multimediali, fotografici, storytelling e attività espositiva – anno 2021.


partner:
Il presente progetto gode del partenariato della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia e del Consorzio Culturale del Monfalconese-Ecomuseo Territori; è altresì cofinanziato dalla Società Friulana di Archeologia odv, dal Gruppo Area di Ricerca Dobialab e dall’associazione culturale Lacus Timavi di Monfalcone. Partner di progetto è anche la Pro Loco di Staranzano.


operatori tecnici:
Le indagini storiche e archivistiche sono state affidate all’archeologa Renata Merlatti, coadiuvata dall’archeologa Gabriella Petrucci, mentre le operazioni di ripristino conservativo del pavimento musivo dalla villa romana di Staranzano sono state eseguite dalla ditta A.Re.Con Snc.
Le indagini geofisiche 3D per l’individuazione di strutture sepolte sono state affidate a Esplora Srl, spin-off accademico dell’Università degli Studi di Trieste.
Le riprese e la realizzazione dei video illustrativi sulle fasi di ripristino dei mosaici e sulle indagini geofisiche sono state eseguite dal Gruppo Area di Ricerca Dobialab, che si è inoltre occupato dell’organizzazione del Concerto in Villa tenutosi durante l’estate 2022, con l’esibizione del quintetto di fiati ‘Gertrude Quintet’.
Il ripristino della cartellonistica afferente alla villa è stato curato dalle archeologhe Merlatti e Petrucci e dallo sviluppatore del presente sito web, Andrea Fasolo.
Il presente progetto web rappresenta un supporto alla conoscenza delle operazioni di ripristino e d’indagine della villa “della liberta Peticia”, nonché un invito alla scoperta e riscoperta dei luoghi più rappresentativi del lascito di età romana tra Timavo e Isonzo e sarà costantemente aggiornato ad opera dell’associazione culturale Lacus Timavi di Monfalcone.

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