Nel territorio di San Canzian d’Isonzo, a circa due chilometri a sud dell’abitato odierno, dove sorgeva il mulino medievale del Rondon, furono rinvenuti nel 1971 lacerti di un pavimento musivo policromo riccamente decorato, riferibile alla prima metà del III sec. d.C.Il mosaico è documentato solo da fotografie realizzate al momento della scoperta e venne ricoperto subito dopo da edifici di uso agricolo.
Esso era caratterizzato da raffigurazioni di busti di atleti alternati a didascalie in greco, racchiusi in campi circolari delimitati da trecce a due capi.
Un settore del pavimento era decorato con una scena marina, molto lacunosa, di cui si conservavano solo parte di un amorino e di un mostro marino.
Pur in assenza di dati sulle strutture e sulla loro estensione, gli studiosi ritengono che questi mosaici facessero parte di un grande complesso residenziale di altissimo livello dotato di terme, dal momento che l’associazione di figure di atleti e scene marine trova confronto con le decorazioni tipiche degli ambienti termali di età romana.

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assieme all’associazione culturale Lacus Timavi
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